Passiamo all’altra riva (Mc 4,35)

Gesù, dopo una giornata dedicata all’insegnamento per mezzo di parabole, compie alcuni miracoli: nella notte placa la tempesta del lago, poi al mattino libera l’indemoniato di Gerasa, quindi dopo una nuova traversata del lago guarisce un’emorroissa e infine richiama alla vita la figlia di Giairo.

Giunta la sera, Gesù prende l’iniziativa di attraversare il lago di Galilea e i discepoli gli obbediscono. Marco ci offre questo episodio con l’obiettivo di mostrare il dramma e la paura del discepolo nel corso di una tempesta, improvvisa e pericolosa. In quella barca però, in quella notte tempestosa, c’è Gesù.

Tutti noi siamo chiamati a passare all’altra riva. È la missione che ci è stata affidata. Sappiamo che il cammino di ogni credente è contrastato, come contrastato e avversato è stato il cammino di Gesù. Ma proprio questa è la situazione che dà forma alla nostra fede. È bello e incoraggiante pensare che l’iniziativa della traversata è presa da Gesù e che Egli è sulla stessa barca. Quindi anch’Egli condivide la nostra situazione di precarietà e di angoscia. Allora non è tanto Gesù che dorme, quanto è la nostra fede ad essere piccola, ad essere addormentata. Quando questa si risveglia, si superano tutte le tempeste e l’attraversata si fa più sicura. Proviamo in questa settimana a soffermarci qualche istante per vedere lo stile del nostro cammino e passare all’altra riva con Gesù.

Scarica Camminiamo Insieme del 21 giugno 2015