Amate i vostri nemici (Mt 5,44)

Il grande comandamento dell’amore si precisa già nell’Antico Testamento come norma fondamentale del vivere civile, oltre che come criterio di autentico rapporto con Dio. Gesù ne approfondisce i contenuti e rende universale la sua estensione, mettendo in rilievo come il solo amore costituisce una risposta efficace al male. Per Gesù non basta un’osservanza puramente esteriore della legge, ma vede nell’amore la sintesi della legge. Ne amplia l’estensione non limitandolo ai connazionali come faceva l’Antico Testamento; l’amore per l’altro non può escludere nessuno, neppure i propri nemici.

Gesù propone l’amore al nemico: in questo modo i discepoli di Gesù saranno simili al Padre celeste, che diffonde i suoi doni su buoni e cattivi, su giusti e ingiusti. Questo comandamento non è un precetto fra gli altri, ma il centro e il vertice di tutti i comandamenti. L’agire misericordioso di Dio è un dono gratuito, come sono gratuite la luce del sole che brilla ogni giorno e la pioggia che feconda i campi.

Gesù ci suggerisce anche tre indicazioni per concretizzare questo amore: pregare per i nemici che perseguitano; non limitarsi ad amare coloro che ci amano; non salutare soltanto i propri fratelli. Proviamo in questa settimana fare nostro questo invito di Gesù: la meta che Lui ci propone non è quella di eseguire un ordine, quanto di seguire e di imitare il Padre.

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