L’altra mattina nella meditazione ci eravamo lasciati con una Parola da vivere: “Amare per primo”, ricordando la frase di Paolo nella lettera ai Romani che dice: “Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”.

Avevamo preso coscienza del fatto che l’amore soprannaturale ama non per interesse o per pura amicizia o altro. Spinge ad avere sempre l’iniziativa, senza attendere di essere amati. E così che nel pomeriggio, prima di riprendere il lavoro, affacciandomi alla finestra ho notato che cominciava a piovere e che gli indumenti dei miei compagni, ormai quasi asciugati, si bagnavano di nuovo.

Mi sono ricordato della meditazione del mattino e sono corso per andare a toglierli. Scendendo in lavanderia per stenderli, ho visto che c’erano sulle corde dei vestiti già asciutti. Ho iniziato a raccoglierli e poi a piegarli per bene e a riporli nell’armadio.

Facendo quel lavoro con amore, sentivo che ogni camicia o maglia che piegavo era per far dono ai miei fratelli di casa, e mi si riempiva l’anima di gioia! Ma questa spinta nasceva dall’essermi sentito tante volte amato per primo. Molte volte, infatti, quel gesto compiuto quel pomeriggio qualcuno lo aveva fatto per me. Questo faceva scaturire in me il desiderio di far sentire amati anche gli altri.

G. D.