20 luglio 2020 -16″ domenica t. ord.

Gen 18,1-10e / Col 1,24-28 / Lc 10,38-42

Tu ti affanni e ti agiti per molte cose

(Le 10,41)

Questa domenica la Parola di Dio ci indica che l’essenziale della vita cristiana è ascoltare il Signore. Gesù appare come ospite: accoglierlo e ascoltarlo è segno della disponibilità della fede. “Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza”: questo versetto al canto dell’alleluia prima del vangelo ci suggerisce di non perdere di vista la cosa più importante dell’essere cristiani, cioè l’ascolto sapiente del Signore.

Quante cose belle sa fare Marta: accoglie l’ospite, prepara la tavola, cucina. Fa tante cose a tal punto che si lascia prendere dalle cose stesse. Si dimentica di Lui, il Maestro, l’Amico, il Signore, l’Ospite, l’Essenziale. Marta è presa dalle tante cose; Maria è presa da una sola: ascoltare Lui. Anche noi talvolta siamo presi dalle cose di Dio e forse perdiamo di vista il Dio delle cose. Perché c’è sempre questo pericolo!

È facile anche per noi impegnarci a parlare di Te, a fare di tutta la nostra vita un lavoro per Te, a dedicarci a tante opere buone… che non abbiamo più il tempo di stare con Te, di parlare con Te, di ascoltare quello che Tu desideri dirci. Se ti ascoltiamo la tua parola può diventare alimento e sostegno della nostra vita. Gesù non rimprovera Marta per il servizio… ma per i molti servizi, per la preoccupazione delle molte cose. È ascoltando e mettendo in pratica la Parola che diventiamo discepoli di Gesù.

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