Abito in una piccola città all’interno dello Stato di Santa Catarina, dove le prospettive di lavoro sono scarse e gli stipendi insufficienti.

Nella ditta dove lavoravo il mio compito non era per niente gradevole: durante tutta la giornata, sotto il sole o la pioggia, dovevo controllare se le macchine parcheggiate rispettavano gli orari stabiliti.  Era un lavoro per me molto stancante, comunque ce la mettevo tutta per farlo bene e per costruire un rapporto di vera amicizia con i miei colleghi.

Un giorno, di fronte ad una difficoltà finanziaria di papà, valutando la mia precaria situazione economica, pur nel dolore, mi sono detta: “Ma io ho un Padre nel cielo!” e mi sono rivolta a Lui con fiducia, gettando nel suo cuore quella preoccupazione.

Proprio in quei giorni, in vista di un lavoro più vantaggioso, sono andata a presentare le dimissioni.  Sono rimasta sorpresa quando il caposettore mi ha dispensato dal compiere le pratiche secondo la prassi, offrendomi inoltre un doppio stipendio e questo – mi disse – in ricompensa per aver compiuto bene il mio lavoro e per l’impegno col quale avevo cercato di costruire veri rapporti con i colleghi.

In quel doppio stipendio ho colto la risposta del Padre comune che aveva provveduto alle necessità mie e del mio papà che, ricevendolo, non ha potuto contenere le lacrime.

(S. J. Brasile)