1 novembre 2025 – TUTTI I SANTI
Ap 7,2-4.9-14 / 1Gv 3,1-3 / Mt 5,1-12a
2 novembre 2014 – COMM. DEFUNTI
Gb 19,1.23-27a / Rm 5,5-11 / Gv 6,37-40
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5,7)
In questa solennità di Tutti i Santi noi, Chiesa pellegrinante, celebriamo la comunione con la Chiesa celeste. Questa comunione è memoria del fatto che la Chiesa è Una e Santa, come professiamo nel Credo. I credenti partecipano e comunicano con Colui che è la fonte della Santità.
Ma qual è la strada evangelica per arrivare alla Santità? Sono le beatitudini.
Esse aprono il grande discorso della montagna, che inizia con la proclamazione di una Buona Notizia: sarete beati! È una promessa di gioia piena, che Gesù fa nel nome di Dio.
Protagonista delle beatitudini è Dio, che realizza in noi il suo Regno. Esse ci ricordano che per noi la beatitudine non viene da condizioni esterne, ma nasce da alcuni comportamenti vissuti nel cuore e tradotti in vita ogni giorno. Per esempio, praticare la misericordia e fare azioni di pace significa essere capaci di dimenticare il male che ci viene fatto, a immagine di Dio che non ricorda i nostri peccati (Isaia 43,25). Significa, in fondo, imparare ad avere un cuore come è il cuore di Dio. Non è possibile essere misericordiosi se non accogliendo prima il perdono e la misericordia divina.
