L’anno scorso una ragazza della mia scuola mi ha raccontato di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo conosciuto su Facebook, mai incontrato prima di allora. In precedenza avevo cercato di dissuaderla dal farlo, dicendole che non era la cosa giusta e che stava perdendo qualcosa di molto importante. Più di questo non potevo fare, ma lei non aveva cambiato idea, non capendo ancora le conseguenze della sua scelta. A me era dispiaciuto molto. Quest’anno, essendo sempre nella stessa scuola, ho cercato di non perdere la sua amicizia, anche se non condivido certe sue idee. Un giorno – davvero non me lo sarei aspettato – si è avvicinata per dirmi: “Sai, ho capito che l’anno scorso ho fatto una cavolata. Mi sono pentita, adesso ho un’altra considerazione del mio corpo”.

In quel momento mi sono reso conto che non avevo sbagliato nel proporle una visione diversa, né era stato inutile. Quest’esperienza mi ha fatto capire che non bisogna perdere la speranza, anche quando siamo i soli a presentare determinate verità.

Riccardo, Italia