Nel Vangelo di questa domenica viene delineata l’immagine di Dio come Padre: ci segue amorevolmente da vicino; provvidente, non manca di renderci liberi da ansie e preoccupazioni angoscianti; perché Padre, non ci fa sentire orfani abbandonati a noi stessi, bensì amati e ricercati.

Attraverso l’invito a non preoccuparsi Gesù vuole aiutare noi, suoi discepoli, a comprendere il significato profondo della vita cristiana: essa non un attendere inoperoso, ma un impegno in una purificazione costante dei desideri del cuore. Gesù ci avverte che alcuni desideri del cuore sono più importanti di altri. È necessario sottrarsi alla tentazione idolatrica della “ricchezza” per dare la priorità al Regno e alla sua giustizia.

Il cristiano sa che lavorare è importante perché lui è chiamato a “dominare” e a “soggiogare” la terra; ma sa anche che il produrre la ricchezza lo impegna ad investirla per il bene comune: il suo lavoro è un mezzo per esprimere le proprie qualità e potenzialità, ed è fonte di sostentamento della vita personale, familiare e sociale in uno stile di fraterna condivisione.

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Camminiamo Insieme del 02 marzo 2014