Nella conclusione del Vangelo della Trasfigurazione, che la liturgia della Parola ci fa ascoltare in questa domenica, Gesù si rivolge ai discepoli con le parole: “Alzatevi e non temete!”. Questo invito è rivolto anche a noi: Egli ci prepara ad affrontare con fede il nostro cammino al suo seguito.

Pietro è l’unico che riesce a dar voce ai propri sentimenti con l’espressione: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Pietro pensa che la fine del tempo sia lì, sul monte; le sue sono le parole dell’uomo che vuole rendere eterno quell’attimo, per goderlo per sempre.

Tutti vorrebbero dimenticare un passato gravato di difficoltà e ignorare un futuro carico di incognite, per assaporare unicamente un presente gratificante. Quella di Pietro rimane una parola indebita perché egli parla prima di ascoltare, vuole programmare prima di capire il senso profondo dell’avvenimento. Importante è ascoltare la voce di Dio che risuona in noi e attorno a noi. “Ascoltatelo!”: ascoltare la voce di Cristo per “fare”, cioè per “mettere in pratica” la sua Parola.

Camminiamo Insieme del 16 marzo 2014