FEDELE AL PATTO

Un ammalato che visito in ospedale, mi ha raccontato la sua esperienza di quanto sia importante per lui la “parola data”. Dopo la morte di suo padre, ha ereditato una campagna di 30 ettari di uliveto. Non potendo condurla ha deciso di venderla. Ha fatto il preliminare e ha ricevuto la caparra. Dopo qualche giorno si è presentato un altro signore, offrendogli molto di più e disposto anche a rifondere il doppio della caparra se avesse rescisso il preliminare con il primo acquirente. La quantità maggiore di soldi lo sollecitava… Ne ha parlato con la mamma che gli ha risposto: “Tuo padre non è mai venuto meno alla parola data, figuriamoci ad una scrittura”.

È bastato questo per eliminare ogni dubbio, rimanendo fedele al patto. Insieme abbiamo capito meglio l’Amore di Dio Padre che ci ha donato il suo Figlio e non ha ritirato mai la sua Promessa, perché la sua Parola è sempre fedele. Ciò che più di ogni cosa mi fa soffrire è la continua menzogna della società in cui stiamo vivendo. Nonostante tutto, voglio continuare a vedere Dio come Gesù mi ripete: “Sei un bugiardo se dici di amare Dio che non vedi, ma non ami il prossimo che vedi”.

Totu P.

UNA GIUSTIZIA UMANA

Nonostante mi sia preparato con le migliori intenzioni, questo lunedì l’udienza è triste e spenta. Alla fine della mattinata sono scoraggiato per questa giustizia talvolta così facile da sbrigare. Sento di dover fare qualcosa. Intanto si presenta l’ultimo imputato. Sembra più vecchio dell’età che ha. È già stato in prigione e stavolta è stato sorpreso con una macchina rubata. Da lui vengo a sapere che, una volta uscito di prigione, lavorava regolarmente; il suo datore di lavoro era soddisfatto. Allora modifico la requisitoria e chiedo al tribunale una pena detentiva da scontare durante le ferie annuali. Così potrà mantenere il suo lavoro. Il tribunale accetta. Pochi giorni dopo, mi telefona un giornalista televisivo sorpreso dal mio atteggiamento. Rispondo che non ho fatto altro che il mio mestiere, utilizzando tutte le risorse della legge. Nel corso del programma quel giornalista ha ripreso il fatto, concludendo così: «Applicando la legge con cuore e intelligenza, si può rendere la giustizia più umana». A.B.F. – Francia

 

Tratto da Camminiamo Insieme dell’11 Maggio 2014