Ecco, il seminatore uscì a seminare (Mt 13,3)

Oggi la parola di Dio ci invita a riflettere sull’origine della nostra fede. Dio si manifesta in molti modi: nel linguaggio della natura creata, attraverso la storia, con la Parola della Scrittura. Parla con i suoi interventi  attraverso persone; ci ha parlato in maniera definitiva per mezzo di Gesù. L’esperienza della Parola ascoltata suscita in noi risposte di fede, illumina e guida la nostra vita, richiede di essere comunicata.

Il brano evangelico odierno ci presenta il seminatore. Nonostante la resistenza e persino l’opposizione che la predicazione di Gesù incontra, il seminatore-Dio non si stanca di continuare a chiamare gli uomini con l’azione del suo Figlio, che ci dona in abbondanza la sua Parola. Essa è il fondamento della vita del cristiano e nello stesso tempo nutre la fede. È una parola, quella di Gesù, che arriva a noi in tanti modi e in tempi diversi.

L’importante per noi che ascoltiamo è diventare “terreno buono e accogliente”, in modo che la Parola abbia la possibilità di mettere radici e trasformare il deserto della nostra vita in un giardino fiorito. Gesù sa che il nostro cuore non sempre è pronto ad accogliere; per questo getta con abbondanza. Egli ha fiducia e sa che prima o poi un seme troverà un angolino di terreno buono che gli permette di fruttare.

 Scarica Camminiamo Insieme del 13 luglio 2014