IL REGNO DEI CIELI È SIMILE AL LIEVITO (Mt 13,33)

Dio rispetta sempre i ritmi della crescita e della maturazione di ciascuno. Non è invadente, impositivo, ma rispettoso e propositivo. Il brano evangelico di questa domenica contiene al suo interno ben tre parabole con la spiegazione della prima parabola, quella del buon grano e della zizzania.

Ci soffermiamo sulla parabola del lievito. La quantità di farina usata è notevole, poiché tre misure corrispondono a circa quaranta litri. In ogni caso l’attenzione è posta sul contrasto tra la grande massa di farina e la piccola quantità di lievito, pochezza che non gli impedisce però di diventare una realtà che tutto permea. Il lievito deve perdersi nella pasta, quasi scomparire in essa, perché tutta la miscela sia lievitata. Si insiste così sull’azione del credente nella storia e nella società, a modo di fermento.

Papa Francesco ci parla spesso delle periferie del mondo come scelta di luogo per testimoniare il Vangelo. Allora questa parabola, oltre ad essere una parola di conforto, è anche l’invito ad uno stile missionario, che sa entrare nelle situazioni, vi sa scorgere la presenza di Dio e contribuisce, con il proprio amore, a farla crescere.

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