Mettersi davanti alle cifre del bilancio mensile è sempre stato un compito non piacevole, fino a quando non abbiamo compreso che anche in questo campo era fondamentale l’intesa, l’accordo. Così, via via l’argomento “soldi” ha preso una tinta familiare. Insieme alle uscite per il vitto, l’affitto, ecc., abbiamo pensato di inserire una cifra da mettere a disposizione di chi sapevamo in necessità.

Un giorno non riuscivamo a far entrare quella cifra, perché la colonna delle uscite era più lunga di quella delle entrate. Era un dispiacere, proprio alcuni giorni prima avevamo visto alla TV bambini che muoiono di fame. I nostri due bambini, che avevano ascoltato tutto, sono arrivati con i loro portamonete e hanno versato tutto il contenuto. Erano piccole mance ricevute dai nonni, risparmi sulla loro paga settimanale… L’episodio ha avuto poi un seguito.

Quando la nonna è venuta a trovarci i bambini le hanno raccontato la cosa e lei: «Ma come – ci ha detto perplessa -, aiutate gli altri anche se voi non siete ricchi?». A sbloccare la situazione è stato il più piccolo: «Ma nonna, noi mangiamo tre volte al giorno…!».

Qualche giorno dopo la nonna è venuta con una busta in mano. «Questo è il mio superfluo – ci ha detto – che metto insieme al vostro… In fondo anch’io mangio tre volte al giorno!».

L.R. – Italia

Tratto da Camminiamo Insieme del 3 agosto 2014