«Signore, salvami!»

La pagina del Vangelo di Matteo che oggi leggiamo è insieme «racconto» di ciò che è successo quella notte sul lago, e «simbolo» di situazioni più generali che riguardano anche i lettori o uditori del Vangelo.

La «barca agitata dalle onde» è «la barca di Pietro»: cioè al tempo stesso quella su cui stavano allora Pietro e gli altri discepoli, e la Chiesa che continuamente, in tutti i tempi, si scontra con le forze avverse del mondo. La paura e i dubbi dei discepoli e di Pietro sono i timori e i dubbi dei cristiani di tutti i tempi. La Chiesa è sempre stata e sarà sempre una comunità di «credenti»; ma al tempo stesso questi credenti sono anche sempre – chi più chi meno – «uomini di poca fede», come siamo un po’ tutti.

E per tutto il tempo della sua «navigazione» nella notte della storia, la Chiesa si trova sempre in una situazione dove sembra che il Signore sia «assente», in una situazione dove sembra che le cose del mondo vadano avanti senza Cristo e senza Vangelo. Mentre in realtà il Signore è presente sempreanche se in modo nascosto e misterioso, e ormai tutta la storia del mondo e dell’umanità è situata nel segno della sua Pasqua, della sua morte e risurrezione.

E in tutto il tempo della vita terrena la fragilità della nostra poca fede è chiamata a superarsi continuamente nel grido della preghiera che invoca Cristo salvatore, per trovare in lui sostegno e fiducia in ogni prova e difficoltà. Poiché l’avventura della fede cristiana non può essere pensata e vissuta come una tranquilla crociera di vacanza…

Scarica Camminiamo Insieme del 10 agosto 2014