Avevamo raggiunto il traguardo di 30 anni di matrimonio superando, con la forza dell’amore fra noi e verso Dio, i dolori e le difficoltà che avevamo incontrato. Nulla faceva pensare a quello che poi è successo. Forse in quel periodo era cominciato a mancare il dialogo fra noi, forse il rapporto con Dio si era allentato… Dopo un incontro casuale con una persona per la quale in gioventù avevo avuto una certa simpatia, pian piano si è insinuata in me un’attrazione, della quale non so dare una spiegazione, che mi ha portato a sconvolgere la vita della nostra famiglia. È iniziato così un periodo tormentato: ho fatto del male a mia moglie, a mio figlio e a me, ma era come se vivessi staccato dalla realtà.

Nonostante questo periodo di “annebbiamento” sentivo la scelta coraggiosa di mia moglie che, pur consapevole della mia “sbandata”, cercava di ricostruire il nostro rapporto, la nostra famiglia. Finalmente il suo amore e quello di nostro figlio, mi hanno fatto vedere chiaro in me stesso e, pian piano, ho ritrovato quell’intesa sulla quale ci eravamo sposati e avevamo fondato tutta la nostra vita insieme. Lei è riuscita a perdonarmi e, grazie a lei che non mi fa pesare i miei errori, sono riuscito a non sentirmi più oppresso dal rimorso. Ho capito che dovevo perdonare me stesso evitando così di rinchiudermi nel mio senso di colpa per poter essere libero di ricostruire la nostra famiglia.

U.G., Italia

Tratto da Camminiamo Insieme del 12 ottobre 2014