Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5,7)

In questa solennità di Tutti i Santi la Chiesa pellegrinante è in comunione con la Chiesa celeste. Questa comunione è memoria del fatto che la Chiesa è Una e Santa, come professiamo nel Credo. I credenti partecipano e comunicano con Colui che è la fonte della Santità. Ma qual è l’annuncio evangelico della Santità? Sono le beatitudini. Esse aprono il grande discorso della montagna, che inizia con la proclamazione di una Buona Notizia: sarete beati! È una promessa di gioia piena, che Gesù fa nel nome di Dio.

Protagonista delle beatitudini è Dio, che realizza in noi il suo Regno. Esse ci ricordano che per noi la beatitudine non viene da condizioni esterne, ma nasce da alcuni comportamenti vissuti nel cuore e tradotti in vita ogni giorno. Per esempio, praticare la misericordia e fare azioni di pace significa essere capaci di dimenticare il male che ci viene fatto, a immagine di Dio che non ricorda i nostri peccati (Isaia 43,25). Significa, in fondo, imparare ad avere un cuore come è il cuore di Dio. Non è possibile essere misericordiosi se non accogliendo prima il perdono e la misericordia divina.

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