Abbiamo visto il Signore (Gv 20,25)

L’esperienza dei primi cristiani è indicata come modello per tutte le comunità cristiane. La fede nel Risorto unisce, fa superare le distinzioni, crea fraternità e condivisione. Gesù, racconta in modo significativo il vangelo di oggi, “viene” in mezzo ai suoi. Il suo venire non è il risultato delle nostre attese, ma è l’irrompere della forza del Risorto in mezzo ai suoi. Egli ci apre e ci fa superare tutte le nostre chiusure, i nostri pregiudizi su un mondo immaginato solo come aggressivo e ostile. Se ci apriamo possiamo dire “Abbiamo visto il Signore!”.

C’è un simpatico libretto per ragazzi (Ed. Città Nuova), che ha come titolo una domanda: Dove sei Gesù? e sottotitolo “la mappa per incontrarlo”. “Vi propongo un gioco. Guardate qui. Ho disegnato una mappa… che ci mostra dove poter incontrare Gesù”. In questa mappa sono elencate nove possibilità di incontro: nel mio cuore, in ogni persona che mi sta accanto, nella sua Parola, tra le persone unite nel suo nome, nella gioia, in ogni dolore, nella Chiesa, in tutti i Sacramenti, nell’Eucaristia.

È bello pensare alla nostra vita come “terreno sacro”, reso tale da una Presenza. E noi, nella fede, abbiamo la gioia di scoprire il Presente, il Signore, non per conservarlo ma per comunicarlo agli altri, per esserne testimoni.

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