L’annuncio di un nuovo bambino nella nostra famiglia ci ha dato subito una grande gioia ma anche un po’ di apprensione; la mia salute infatti era un po’ incerta. Non molto tempo prima un altro piccolo era già andato in Cielo ancora prima di nascere. Certi comunque che ogni figlio è un dono per noi, abbiamo affrontato con serenità la gravidanza che ha richiesto molti riguardi. Con grandissima gioia di tutti è nata la nostra quarta bambina. Tutto era andato bene, però il pediatra che l’aveva visitata, ci comunica che sospetta nella piccola anomalie gravi. Erano necessari esami più approfonditi. Il colpo è stato fortissimo. Sostenuti l’uno dall’amore dell’altro abbiamo capito , però, che non potevamo lasciarci prendere dallo scoraggiamento. Questa figlia, ci dicevamo, sarebbe stata la chiave di volta per la nostra famiglia, perché chiedeva un “di più” d’amore a noi e ai suoi fratelli. Una frase del vangelo ci risuonava dentro quel mese: “Nulla è impossibile a Dio”. L’abbiamo vissuta chiedendo che il parere del pediatra non fosse definitivo e che tutto si rivelasse un fantasma. Finalmente arriva la telefonata che gli esami avevano dato esito negativo e che la bambina non aveva nulla. Come esprimere tutta la nostra gioia in quel momento? Qualche giorno dopo una conoscente, forse per condividere in qualche modo le nostre sofferenze, mi ha detto: “È un’esperienza da dimenticare”. Per noi non è così: l’amore e la fede che ci hanno sostenuto in quei giorni vogliamo che continuino a guidare la nostra vita.
D.T. – Italia
Tratto da Camminiamo Insieme del 28 giugno 2015