Mia madre è morta improvvisamente, lasciando un enorme vuoto. Tra le sue cose abbiamo trovato alcuni gioielli, pochi in verità, ma di grande valore affettivo: una spilla d’oro della mia unica sorella, morta in giovane età; una collanina che aveva al collo negli ultimi momenti della sua vita; la fede di mio padre. Ogni oggetto mi si presenta carico di ricordi e di affetti, e mi viene da custodirli con una certa venerazione.

Un giorno veniamo a conoscenza di una proposta rivoluzionaria, ispirata dal Vangelo: costruire delle aziende il cui utile sia messo in comune per contribuire a risolvere l’indigenza di tanti. L’idea ci affascina, vorremmo in qualche modo contribuire anche noi a portarla avanti, ma non abbiamo molte possibilità economiche.

Ci ricordiamo all’improvviso dei gioielli della mamma. Ma mi sembrerebbe di perdere una parte della mia vita, di tradire degli affetti, di rinunciare per sempre a dei ricordi. Esito… Poi, una luce improvvisa: mia madre certamente ne sarà contenta; questo dono non è perdere, ma conservare ogni cosa in uno scrigno che durerà per sempre.

R.S. – Spagna

Tratto da Camminiamo Insieme dell’8 novembre 2015