Un giorno, mentre sto recandomi al lavoro, incontro sul trenino una signora che conosco di vista perché frequenta la mia stessa chiesa. Ci salutiamo e si avvia un colloquio. Mi fa: “Vedo che lei è sposato. Ha dei figli?”. Rispondo di sì, che sono padre di due bellissime ragazze di cui sono orgoglioso. Quando a mia volta le chiedo dei suoi figli, lei scoppia a piangere davanti a tutti i passeggeri, con grande mio imbarazzo. Le chiedo scusa, al che lei mi racconta la sua situazione: “Ieri, dopo aver esaminato il risultato delle analisi, il mio ginecologo mi ha detto che non potrò diventare mamma. Per me, che sono sposata da nove anni, è un grande dolore”. L’ascolto con molta partecipazione, poi la invito a non rassegnarsi ma a continuare ad aver fede in Dio. Anch’io mi unirò alla sua preghiera.
Tre settimane dopo, rivedo la stessa signora all’uscita dalla messa: raggiante, mi stava aspettando per comunicarmi una bella notizia: “Sono in gravidanza da tre settimane. Il Signore è grande!”. Dopo nove mesi nasce Emanuele, un bambino bellissimo.
U. – Roma
Tratto da Camminiamo Insieme del 22 novembre 2015