Leonardo è un professionista affermato. I suoi genitori sono morti nel giro di un anno, senza aver provato la gioia di vedere sistemato il loro unico amato  figlio.

Il suo dramma è che non riesce a capire il senso di quello che accade, il senso della vita, del dolore. Neanche l’amore della sua donna schiarisce le tenebre. Si chiede come mai il mondo si regga e vada avanti su sistemi di egoismo raffinati. Confida la sua inquietudine a un amico, il quale gli suggerisce, per capire il senso della vita, di imparare a leggere i segni che ogni giorno presenta.

Gli sottolinea, però, la necessità di perdere le convinzioni acquisite o comunque di essere aperto a ciò che la vita dice. Non passa molto tempo e Leonardo sente di aver trovato la pace. “Non è un bene che io posseggo, ma la certezza di stare davanti a Qualcuno, una Persona che mi guarda con tale amore da assicurare la mia crescita. Si è trattato di conquistare nuove conoscenze, ma di perdere tutto ciò che sapevo e che era la mia roccaforte. La fede è adesione al mistero, è un rapporto con Qualcuno che c’è sempre”.

A.M., Bratislava

Tratto da Camminiamo Insieme del 29 novembre 2015