Maestro, è bello per noi essere qui (Lc 9,33)

La persona di Gesù è sempre il centro della liturgia, ma oggi si sottolinea in modo particolare la luce che da Lui proviene alla nostra vita: Egli è “il ponte” che ci unisce a Dio. E Dio, in Gesù, ci offre la possibilità di un’alleanza nuova, di una relazione che fa sentire la nostra vita preziosa e feconda.

Nel brano del vangelo della Trasfigurazione, Luca ci fa conoscere che, in Gesù, Dio stesso rivela a noi la sua gloria. Ascoltare Gesù perciò significa ascoltare Dio, cogliere quello che Lui desidera per noi, trovare la direzione della nostra vita e i criteri da seguire nelle nostre scelte quotidiane. I tre discepoli, nonostante la pesantezza degli occhi, rimangono svegli, cioè sono resi capaci di stare davanti a quella “finestra sul mistero” che viene loro offerta.

Nel brano del vangelo di oggi, ognuno di noi può cogliere un insegnamento sull’efficacia della preghiera: essa consente alla creatura umana di tenere fisso lo sguardo sul mistero di Dio presente nella nostra vita.

Pietro formula la proposta di prolungare quel momento così bello; ha fatto un’esperienza di incontro con Dio: ora è necessario tenere fissa la memoria su questo dono. Questo consente anche a noi di vivere la vita quotidiana con quell’attenzione che ci permette di scoprire i segni numerosi della presenza e dell’amore di Dio che Egli con generosità ci dona in continuazione.

Scarica Camminiamo insieme del 21 febraio 2016