Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo (Lc 12,3)

Lo sappiamo, e la Chiesa ce lo ripete spesso in questo periodo, come è importante avere un atteggiamento di conversione permanente. Altrettanto conosciamo che la conversione ci è possibile se Dio ci aiuta. Egli è misericordioso verso di noi, non ci blocca nel nostro passato di colpa, ma ci apre un futuro sempre nuovo. La conversione è un suo dono al quale siamo invitati a rispondere.

Oggi Gesù, interpretando la notizia che Pilato aveva ordinato una strage per punire i responsabili di alcuni disordini, articola la risposta in una duplice riflessione. Nella prima, denuncia l’opinione dei suoi interlocutori, che implicitamente sono portati a pensare che le disgrazie fanno seguito a colpe commesse. Ci dice inoltre che da una notizia così sconvolgente occorre trarre un appello alla conversione da attuarsi senza dilazioni e senza indugi. Gesù ci aiuta a leggere i segni dei tempi e ci invita alla vigilanza e alla solidarietà.

È importante che il credente sia sempre pronto per l’incontro con il suo Signore e perciò sia solerte a porre segni autentici di conversione nel presente della sua esistenza. Cerchiamo in questa settimana di porre qualche gesto di conversione: può essere un’attenzione pronta al prossimo, uno sguardo di misericordia o qualche altro atteggiamento che il Signore ci suggerisce.

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