Lo Spirito Santo prenderà del mio e ve lo annuncerà (Gv 16,15)
Il vangelo scelto per la liturgia di questa domenica, festa della Santissima Trinità, costituisce un breve frammento del lungo discorso di addio pronunciato da Gesù. Egli più volte ha promesso il dono dello Spirito: sarà lo Spirito di Verità, il Consolatore, Colui che renderà i discepoli capaci di dare testimonianza.
Nel brano odierno Gesù descrive l’azione dello Spirito all’interno della comunità. Egli prosegue l’opera di Gesù, succedendogli nella sua funzione di rivelatore. Con la venuta dello Spirito sarà possibile ai credenti una penetrazione più profonda del contenuto della rivelazione. Lo Spirito non ci porta qualcosa di nuovo, ma aiuta il credente a mantenersi saldo in quanto Gesù ci ha donato, a comprendere le nuove sfide che l’annunzio del vangelo via via incontrerà e a trovare una risposta alla luce della fede nel Risorto. Lo Spirito ci annuncerà sempre di nuovo il mistero di Gesù, fino ad imprimerlo nel nostro cuore e a farci suo ricordo vivente. Impariamo ad ascoltare con sempre maggiore assiduità la voce dello Spirito che parla in noi.
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