Per un peggioramento della malattia ho dovuto farmi ricoverare di nuovo in ospedale. Essendo piuttosto debole tutto mi costava fatica e mi appariva quasi insopportabile. Anche la diagnosi e la terapia non erano che un continuo tentativo, per cui c’era sempre da fare tanti salti e stare al gioco di Dio, seguendo i medici in ogni loro nuova idea.

Durante il fine-settimana di Pasqua, improvvisamente, mi sono trovata sola in camera: che meraviglia poter riposare un po’ e tirare il fiato! !

Il martedì successivo, sapendo che la stanza si sarebbe di nuovo riempita, ho promesso a Gesù di vedere e amare solo Lui nelle nuove pazienti, chiunque esse fossero. E Lui mi ha presa in parola… ! All’inizio mi sono sentita mancare l’aria, era peggio di quanto avessi potuto immaginare…, non c’era un attimo di silenzio, un attimo di pace, senza parlare delle notti insonni… Dovevo usare tutte le mie forze per tenere a bada il mio stomaco. Ho scoperto la preziosità dell’attimo presente, altrimenti sarebbe stato impossibile farcela.

Pian piano ho cominciato a scoprire il positivo delle persone, i valori presenti in loro nonostante quella scorza per me così difficile da accettare. Improvvisamente una di loro, la più difficile per me, mi disse quanto fosse importante per lei avere un buon rapporto con la compagna di camera, aggiungendo: «Ma noi andiamo ben d’accordo, vero?». Non si era resa conto di niente e si trovava bene.

Ho constatato quanto sia prezioso non fermarsi ai propri limiti, ma buttarsi sempre ad amare, credendo che poi Dio fa il resto. Ho avvertito quanto si cresca interiormente, quanto si diventi forti… È andata avanti così per tre settimane. Ne ho visto gli effetti! La fisioterapista era meravigliata che fossi così gioiosa, i medici mi guardavano con simpatia e si sentivano liberi di fare ogni tipo di esperimento pur di aiutarmi, l’ex compagna di camera è venuta a portarmi un regalino, dicendo di aver acceso per me in chiesa una candela perché non fossi sottoposta a una chemioterapia, come si temeva.

Ora sono tornata a casa e ho dentro una pace e una serenità nuove.

M.M. – Germania