Mi era stato chiesto di andare a prendere una personalità in albergo e di accompagnarla all’aeroporto. Contento di fare quel servizio, mi sono messo in viaggio. Ma, ahimè, in un punto molto stretto della strada, un’altra vettura mi è venuta incontro con notevole velocità. Sono riuscito a scostarmi giusto in tempo, ma ho strisciato, con la parte posteriore della macchina, contro il muro adiacente la strada. Che fare? Non potevo che proseguire, per arrivare in tempo all’appuntamento. Dovevo quindi dimenticare per il momento quanto era accaduto, per dedicarmi con tutta la mente e tutto il cuore al mio passeggero. E nato così un bel colloquio con lui e alla fine ci siamo salutati molto cordialmente. Tornato a casa ho confidato il piccolo incidente a un amico e insieme abbiamo affidato ogni cosa al Padre. Da studente, infatti, non disponevo delle risorse necessarie per far aggiustare la macchina.
Sono passati appena dieci minuti e mi è arrivata una telefonata: una zia, che non ha mai fatto nulla di simile, aveva pensato di donarmi una bella somma di denaro. Era l’occorrente per la riparazione.
C.T., Seminarista – Puglie