è necessario pregare sempre (cf Lc 18,1)

Gesù, con il racconto della vedova insistente e del giudice iniquo, vuole richiamare alla necessità della fiducia in Dio e alla costanza nella preghiera. Se perfino una persona empia è costretta a fare giustizia per l’insistente preghiera di una vittima, con quanta maggiore prontezza Dio, buono e giusto, non ascolterà la preghiera di chi lo invoca giorno e notte? La tenacia della vedova è un esempio per tutti: la fiducia e la perseveranza nel perseguire i propri progetti di giustizia vengono premiate.

Gesù ci suggerisce oggi una preghiera continua e tenace. Pregare sempre non nel senso di una preghiera cronologicamente ininterrotta, ma una preghiera dal carattere fermo e inarrendevole, senza cedere a stanchezze o scoraggiamenti. È una preghiera perseverante che nasce dalla fede; per questo è umile e nello stesso tempo insistente. Eccoci, ancora una volta, davanti ad una domanda importante: quale posto, quanto tempo riservo alla preghiera? E soprattutto, qual è la qualità della mia preghiera?

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