Lavoro come cameriere in un ristorante. La Parola «Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a me…» mi offre sempre la possibilità di amare soprattutto i clienti più difficili, in modo tale che tutti si trasformano in prossimi.
Uno di questi è un medico con un carattere, a mio giudizio, molto cattivo. Chiede in modo prepotente di essere servito, arriva sempre all’ora di chiusura del locale…, comunque mi sforzo di servirlo con pazienza, nel miglior modo possibile.
Una mattina ero in moto a un semaforo. Una macchina mi urta con lo specchietto e fuggendo a gran velocità mi trascina per un lungo tratto. Ricordo che stavo in mezzo alla strada deserta, senza aiuto; chiusi gli occhi e mi abbandonai alla divina provvidenza. Riuscii ad alzarmi con la gamba insanguinata. Spinsi a fatica la moto presso la porta di una casa e bussai disperatamente.
Una coppia di anziani si occupò di me aiutandomi a salire su un taxi che mi portò d’urgenza all’ospedale. Giunto lì non potevo muovermi, non riuscivo nemmeno a pagare il taxista. Fu lui stesso che cercò nella mia giacca a vento i pochi spiccioli che avevo, lasciandomi poi nelle mani di un infermiere. Mi sentivo impotente e abbandonato. Mezzo incosciente, vedevo che mi portavano lungo dei corridoi illuminati fino a una sala piena di letti e di pazienti.
Dopo le prime cure mi lasciarono seduto su una sedia dicendomi che dovevo procurami subito delle medicine. Non sapevo come fare: non avevo soldi e non potevo comunicare con la mia famiglia perché non abbiamo il telefono. Il dolore e la preoccupazione aumentavano.
Mi misi nelle mani di Dio e fu così che, dopo una lunga attesa, intravidi quel medico, il cliente del ristorante, che si è avvicinato sorpreso, chiedendomi cosa fosse successo. Mentre mi ascoltava controllò la ferita, mi fece fare una radiografia, chiese all’infermiera di somministrarmi le medicine necessarie senza farmele pagare. Egli stesso poi chiamò un mio vicino di casa perché i miei venissero a prendermi.
Quando arrivò il momento di dirgli il mio grazie, dentro di me chiesi perdono a Gesù di tutti i momenti in cui avevo trascurato di amare di cuore lui e altri.
Ch. – Argentina