Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (Lc 21,19)
Gli elogi per il tempio diventano per Gesù un’occasione per annunciarne la fine e per parlare degli ultimi tempi. Pur mettendo in guardia da inopportune paure, Gesù ne rileva l’incertezza dell’ora; da qui la vigilanza contro quanti affermano di conoscere le scadenze precise. La rovina del tempio, le guerre, le calamità naturali, non devono spaventare né ingannare: sono solo segni indicativi del travaglio presente nel mondo, della transitorietà delle cose, anche di quelle che vorremmo credere intramontabili. Sono segni premonitori della fine di questo mondo e della stessa nostra esistenza terrena.
L’ora attuale è quella della fede, messa in crisi dalla persecuzione e dalla prova. Le potenze del male ricorreranno ad ogni espediente per scoraggiare i discepoli di Gesù, ma l’assistenza del Signore e la perseveranza nella sua parola saranno sicura garanzia di salvezza.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita. La perseveranza cristiana non significa rassegnazione: essa imita la lunga pazienza esercitata da Dio nella vita degli uomini; è frutto della fede ed è libertà; possiede la forza di resistere con pazienza e tenacia nella prova; sa attendere il giorno di Dio lavorando ed edificando l’oggi nell’amore.