Vegliate dunque! (Mt 24,42)
Gesù ha dato inizio ad una nuova era, definitiva quanto alle linee maestre (la carità, la libertà…), al cui perfezionamento siamo invitati noi discepoli. La nostra fede assume così un indirizzo concreto e responsabile. La sua venuta è una liberazione: dai vari problemi del come, del quando, del perché. Da una parte ci sospinge alla fiducia nella potenza dell’amore di Dio; dall’altra ci insegna a vivere come se il Regno fosse già arrivato. Per questo l’invito: “Vegliate!”. A dirci: tutto quello che fai, fallo in modo saggio. Vivi l’attimo presente con intensità e perfezione.
Diceva il martire Frère Christian de Chergé: “So di non avere altro che questo piccolo giorno di oggi da donare a Colui che mi chiama per tutti i giorni; ma come dirgli sì per tutti i giorni se non gli dono questo piccolo giorno qui… Dio ha mille anni per fare un giorno, io ho solo un giorno per fare qualcosa di eterno: oggi!”. Per questo è necessario vegliare e sappiamo che veglia chi ama, chi è nell’amore. Se chi sta per arrivare è la persona che più amiamo allora è una gioia operosa l’attesa. Viviamo questo tempo di avvento nell’amore: a Dio e al fratello che Dio ci mette accanto.