Dopo molte ore di logorante attesa viene annunciato che tutti i voli da Bratislava sono stati cancellati: la compagnia aerea è fallita. Torno a casa e mi telefona un amico in vacanza in Ungheria, a tre ore da Bratislava: mi chiede se ho in programma di andare in Italia. Lui è solo e sarebbe un aiuto anche per la guida. Prendo il primo treno per Budapest. Mi trovo accanto ad un musicista ungherese. Lui, stupito di sentirmi parlare la sua lingua, tira la conclusione che certamente giro questi paesi per avventure d’amore. Gli rispondo: “Sì, sono qui per una grandissima avventura d’amore: Dio!”.
Lo vedo scombussolato, divertito, curioso. Dopo mi chiede: “Ma come fai ad essere certo di Dio?”. Gli racconto l’accaduto e che il fatto di stare al gioco delle circostanze mi permette di fare continua esperienza di Dio vicino. Il musicista allora: “Possibile che Dio entri nella nostra quotidianità? Se è così, la compagnia aerea è fallita perché potessimo incontrarci. Si vede che sei una persona felice”. Quando mi salutò lo vidi commosso.
T.M., Italia