Lavoro nella Polizia e qualche giorno fa mi hanno comandato di rimpatriare alcune donne indesiderate sul territorio italiano, aggressive e dedite alla malavita. Ero preoccupato. Come gestire il rapporto con loro? Decisi di parlarne con il mio parroco che mi disse: “Perché ti preoccupi? Tu devi solo aiutarle…”.

Quando, una alla volta, entravano nella stanza dove trovavano sei poliziotte, si spaventavano. Ho avvertito subito il loro disagio e ho pensato di rompere il ghiaccio chiedendo via via a ciascuna come si chiamava. Il loro volto si rilassava un po’ e qualcuna cominciava a parlare.

Una ragazza appena giunta sull’aereo mi ha detto che aveva fame. Le dissi che dopo la partenza ci avrebbero dato da mangiare, ma lei continuava a lamentarsi… Così ho preso un panino dalla mia borsa e glielo ho dato. Mi ha ringraziato e durante il viaggio ha continuato a parlarmi con fiducia. Prima di scendere dall’aereo mi ha salutato calorosamente come una cara amica.

T.S., Italia