Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose (Lc 2,19)

Il vangelo di oggi mette in rilievo la divina maternità di Maria sia nel suo aspetto umano (concepito nel grembo), sia nell’aspetto di quella comunione di fede che legò la Vergine al Figlio. Maria è presentata qui come il tabernacolo, l’arca dell’alleanza, dove Dio ha preso dimora e si è reso presente fra gli uomini. Maria è donna sapiente.

È alla luce discreta della fede attenta e riflessiva, che maturano le grandi realtà. Maria non aveva la visione diretta: intuiva, presagiva, raccordava, cercando di decifrare gli eventi, di leggere nelle circostanze, di profittare delle occasioni, per capire quale fosse, momento per momento, la volontà del Signore. San Luca, più di ogni altro, sottolinea l’indole riflessiva e meditativa della Vergine, custode dell’Amore eterno. Quella docile e trepida pensosità, quel riservato e lieto silenzio, rivelano tutta la calma profondità dell’animo di Maria e la sua disponibilità all’ascolto e alla premura ospitale e servizievole.

Anche noi abbiamo celebrato il Natale del Dio che si fa bambino. Coltiviamo l’atteggiamento di Maria: custodiamo nel cuore, come ha fatto Lei, tutti questi avvenimenti, lasciamo che ci parlino dell’infinito amore di Dio per ciascuno.

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