Beati i miti, perché avranno in eredità la terra (Mt 5,5)
La parola di Dio che ascoltiamo in questa domenica parla del progetto di Dio sull’umanità: rifondare il suo popolo partendo dai piccoli e dagli umili e formare un popolo di beati, il popolo delle beatitudini. Le beatitudini raccontano il cuore di Dio e la sua disponibilità nei confronti dell’uomo, soprattutto quando vive situazioni di fragilità, di povertà, di debolezza, di sofferenza. Le beatitudini allora sono la porta aperta sul Mistero di Dio: attraverso di esse il Regno è svelato ai piccoli e a loro è donato come causa e fonte di felicità.
Oggi ci fermiamo su una delle otto beatitudini: beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Poiché in genere si dà per scontato che siano i violenti a dominare il mondo; la violenza è stata identificata con il potere e la mansuetudine con la debolezza. Il vangelo insegna proprio il contrario. La vera forza non sta nel sopruso, nella violenza, nella distruzione, ma si trova in quelli che cooperano con l’azione creatrice di Dio. L’odio moltiplica odio, la violenza moltiplica violenza, la durezza moltiplica durezza, in una spirale di distruzione sempre crescente. Cerchiamo in questa settimana di essere persone dal cuore mite… e ci ritroveremo in buona compagnia: con papa San Giovanni XXIII, papa Albino Luciani, papa Francesco…