Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me (Gv 14,1)
In un mondo governato da mille paure, nonostante tutto il progresso, l’uomo su questa terra fatica a trovare una sicurezza definitiva. Benché stabilisca la sua dimora sulla terra, rimane però “senza casa”. La nostra vera abitazione ce l’ha fatta conoscere Gesù, perché la nostra patria eterna è Dio, nostro Padre. Questa casa è certamente dono; ma è anche vero che l’uomo può e deve collaborare per accogliere questo dono.
Il vangelo di questa domenica ci chiede espressamente di credere a Dio e a Gesù, che non si può separare dal Padre. Perché? Egli è la VERITÀ, alla quale rimaniamo legati, nella quale abbiamo fiducia, alla quale siamo chiamati a credere. Gesù è il riflesso della gloria di Dio, è l’immagine visibile del Dio invisibile. È l’inviato di Dio, il suo rivelatore unico, autentico e definitivo. Egli è l’unica VIA che noi possiamo percorrere, è il ponte tra Dio e il mondo e fra il mondo e Dio. È il primogenito fra molti fratelli e per tutti è il Salvatore.
In Gesù non solo possiamo essere in comunione con il Padre, ma lo possiamo perfino “vedere”. Nella misura in cui uno si lega in modo personale a Gesù, è accanto al Padre, è suo figlio. Gesù è in me mediante la preghiera, la fede, la Parola vissuta, l’amore e il dono dello Spirito. Percorriamo questa via e ci ritroveremo a “casa”, in Dio.