Lasciate che la zizzania e il grano crescano insieme (Mt 13,30)

 

 

“Ci governi con molta indulgenza”, “e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento” (Sap 12,18-19). Dio dà a tutti, buoni e cattivi, la possibilità di crescere. Interverrà solo alla fine. Gesù illustra questa logica divina con la parabola del buon grano e della zizzania.

Mentre noi vorremmo vedere il male subito estirpato, Dio lo lascia crescere assieme al bene. Dio non ha fretta, sa attendere, sa rispettare i tempi della crescita. Non è debolezza, ma pazienza che salva: a tutti offre la possibilità di convertirsi. Infatti, oltre ad essere difficile distinguere il male dal bene, queste realtà si annidano nell’intimo di ognuno. Non possiamo quindi essere precipitosi, fare delle discriminazioni premature, catalogare gli altri in buoni e cattivi. È compito riservato solo a Dio e che egli realizzerà a tempo opportuno.

Il corso della storia non è segnato solo dalla presenza della grazia di Dio, ma anche dalle potenze del male. La loro presenza non deve scandalizzare, come non deve spaventare l’attuale irrilevanza del bene. Si tratta di avere pazienza e fiducia, imitando l’atteggiamento divino. Prendiamo coscienza della presenza del male nel mondo, nella Chiesa e nell’intimo di ognuno: è una realtà innegabile. Ma come Dio, siamo pazienti e comprensivi: Dio non stronca, non condanna, ma stimola alla conversione. Nessuno va eliminato, ma sempre più portato al bene. Un’opera certamente difficile, ma se contiamo sulla Spirito Santo allora ci è possibile.

Facciamo crescere il bene in noi e attorno a noi e diminuirà lo spazio per la zizzania, per il male. Ricordiamoci di essere e sale e lievito e luce. Come Gesù. Testimoniamo la forza operante della parola amando il prossimo coi fatti: questo è il superamento del male.

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