Vende tutti i suoi averi e compra quel campo (Mt 13,44)
Nella vita quotidiana non bisogna perdersi dietro a tante inezie: occorre individuare la cosa più importante e applicarsi alla sua realizzazione.
Salomone la vede, per un re, nella saggezza di governo (1Re 3,5.7-12).
Secondo Gesù è il regno di Dio per il quale bisogna essere disposti a sacrificare tutto e ad impegnarsi in modo radicale.
Gesù presenta anche a noi il regno di Dio come la realtà più importante, quella che deve catalizzare tutta la nostra esistenza. È un “TESORO”, “una perla di grande valore”: una volta trovato uno “vende tutti i suoi averi” per comprarlo. Una volta capito che cosa sia, uno lascia tutto per dedicarsi ad esso in modo esclusivo.
Il regno è grazia, si offre in modo del tutto imprevisto, inatteso, come un tesoro che si scopre per caso in un campo. Ma è anche la scoperta di una ricerca insistente e appassionata, un impegno indefesso (“va in cerca di perle preziose”). Il regno è in grado di capovolgere completamente una vita, di strapparla da tutti i suoi interessi precedenti (“vende tutto”). Esige però una scelta precisa, radicale, un impegno profondo, incondizionato che porta però gioia (“pieno di gioia”) perché uno avverte di fare un affare, di aver trovato la cosa che conta, di impegnarsi in valori per cui vale la pena.
A contatto con Gesù l’uomo fa un’esperienza travolgente di incontro con Dio. E il frutto di quell’incontro è la gioia per la grandezza della scoperta. Il mercante non vende tutto per ottenere il regno di Dio, ma solo dopo averlo trovato in modo inatteso vende tutto. Non è il suo sforzo che gli fa incontrare Dio, ma è Dio che bussa alla porta del suo cuore. Dio ci previene sempre: apriamogli quando bussa.