Da più di vent’anni lavoro all’ospedale universitario. Un giorno nel mio reparto di dermatologia è arrivata una paziente che nessuno dei colleghi voleva curare, a motivo dei pregiudizi. Gli esami del sangue avevano infatti accertato che era malata di Aids. Non potendola operare, ho cominciato un trattamento diverso con la radioterapia. Dopo tre mesi stava già meglio.

Non potendo trattenerla oltre in ospedale e sapendo che i suoi figli non erano in grado di curarla, mi sono informata se aveva parenti in grado di occuparsene. Ne aveva, ma abitavano in un altro Stato. Ho chiesto allora alle mie colleghe se volevano contribuire a pagarle il biglietto, dato che lei non era in grado di farlo. Abbiamo raccolto non solo i soldi per il viaggio ma anche per aiutare la sua famiglia. Quando la paziente è partita era felice.

Dopo questa esperienza, insieme ai colleghi abbiamo deciso di costituire un fondo per aiutare pazienti in necessità. Quante persone sono state aiutate in questi anni grazie a questo fondo!

K. L. – India