Questi è il figlio mio, l’amato: ascoltatelo(Mc 9,7)

Nella liturgia della parola di oggi ci sono due visioni: quella della 1a lettura dopo il sacrificio di Isacco e la visione del Cristo trasfigurato e glorioso. L’episodio della Trasfigurazione sul monte Tabor, nel Vangelo di Marco, è posto subito dopo il rifiuto di Pietro a credere in un Messia sofferente e crocifisso: Gesù aveva risposto a Pietro affermando che non solo il Messia, ma anche chiunque crede in lui, deve seguire la logica della croce! Si comprende allora come la Trasfigurazione “serve” a Gesù per aiutare i discepoli a non scoraggiarsi di fronte allo scandalo della sua morte in croce.

È la seconda grande manifestazione di Gesù come Figlio di Dio, dopo quella del battesimo nel Giordano. La terza sarà quella sconvolgente della croce (Mc 15,39). Gesù trasfigurato viene proclamato dalla voce:“Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo”. Gesù vive l’amore del Padre, è l’amore. Il Padre torna a manifestare questa verità agli uomini per legittimare e accreditare la missione d’amore che proviene dall’alto.

È bello pensare che ognuno di noi ha il suo “Tabor”. Dio ci offre molte possibilità perché ci possiamo trasformare: preghiere, colloqui, incontri, sacramenti, episodi cui partecipiamo, liturgie… Ma soprattutto chi ci aiuta a cambiare la nostra vita è la Parola di Dio, ascoltata e messa in pratica“Ascoltatelo”: l’ascolto di una parola che giunge a noi in infiniti modi e che, nella misura in cui l’accogliamo e mettiamo in pratica, trasfigura la nostra vita: la rende cristiana, vita di figli e fratelli.

Scarica Camminiamo Insieme del 25 febbraio 2018