Carlo, che si dichiara ateo, un giorno mi confida il dolore che l’ha colpito: i genitori stanno per divorziare in seguito a una sbandata del papà. Oltre alla sofferenza di veder venir meno l’amore trai suoi, per lui è difficile accettare l’idea di dover andare a vivere con l’uno o con l’altra e dividersi dal fratello al quale è molto affezionato. Carlo sa che io sono credente e non accetterebbe nessun consiglio, ma io sento di dirgli ugualmente che prego per questa situazione e che lui può chiamarmi in qualsiasi momento.
Il giorno successivo ricevo una telefonata da Carlo: racconta che, al colmo della disperazione, era riuscito ad accettare il dolore e a… pregare Dio. In effetti lo sento più sollevato. Passano alcuni giorni e il mio amico mi sorprende con questa notizia: non ci sarà né divorzio né separazione dal fratello; la mamma ha trovato la forza di perdonare e insieme al papà hanno rinnovato la propria fede nel sacramento del matrimonio.
S.D. -Trento