«È Gesù che dà senso alla mia vita e so che posso riconoscerlo ed incontrarlo soprattutto nei fratelli più feriti e, attraverso la nostra associazione, – racconta M. Pia – abbiamo offerto corsi di lingua italiana e aiuto nella ricerca di casa e lavoro, venendo incontro ai bisogni materiali.
Abbiamo chiesto se avessero necessità anche di sostegno spirituale e questa proposta è stata accolta con gioia dalle donne ortodosse della scuola di italiano. In un centro di accoglienza per immigrati sono arrivati anche cristiani della Chiesa Evangelica Battista. D’accordo con il pastore battista, ci siamo organizzati per accompagnarli la domenica nel loro luogo di culto, che distava parecchi chilometri. Da questo amore concreto fra cristiani, è nata un’amicizia che si è consolidata anche attraverso incontri culturali, tavole rotonde e concerti.
Ci siamo scoperti un “popolo” che cerca e trova nuovi percorsi di unità nella diversità, per testimoniare a tutti il Regno di Dio».