21 luglio 2019 – 16a domenica t. ord.

Gen 18,1-10° / Col 1,24-28 / Lc 10,38-42

Maria ha scelto la parte migliore (Lc 10,42)

L’ospitalità è sacra: è il tema proposto dalla Parola di questa domenica (1a lettura e vangelo). Sia Abramo che le sorelle di Lazzaro accolgono gli ospiti come fossero i loro “signori”, oltre che come amici. Vedono in loro, in un atteggiamento tutto spontaneo, sincero e popolare, i rappresentanti di quel Dio che non hanno mai visto, ma che ispira la loro esistenza.

San Luca ci racconta che, nel suo viaggio verso Gerusalemme, Gesù è accolto come ospite da due sorelle: Marta e Maria. Marta si occupa della parte pratica dell’ospitalità; Maria invece intrattiene l’ospite. Marta ospita Gesù, lo accoglie in casa, gli mette a disposizione la propria abitazione e assicura all’ospite tutto quanto è necessario ai suoi bisogni materiali. Maria invece si siede ai piedi di Gesù con il proposito chiaro di ascoltare la sua parola. Essa, seduta ai piedi di Gesù mette in evidenza l’atteggiamento dell’ascolto; la sua vicinanza fisica esprime il suo desiderio e la sua volontà di apprendimento: Maria si mette accanto ai piedi di Gesù per essere formata da Lui.

Sappiamo che ad un certo punto Marta si fa avanti e “fa presente” a Gesù la sua situazione di disagio. Ma Gesù mette in evidenza la bellezza della scelta compiuta da Maria e la propone come modello del discepolo: per il seguace di Gesù un’unica cosa è necessaria, di un’unica cosa c’è bisogno e Maria l’ha intuito. L’unica necessità è quella di mettersi ai piedi del Signore ed ascoltare. Il gesto di accogliere viene così proposto non come uno svuotarsi, ma come il ricevere il dono di Dio: la parola di Dio per Marta e Maria. Una parola accolta e messa in pratica.

Una sola cosa è importante: affidare tutto a Dio e in questa fiducia nel Signore mettersi totalmente a disposizione di colui che ha bisogno di noi.

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