Nell’ambulatorio cardiologico del policlinico presso cui lavoro, la direzione mi aveva assegnato un’infermiera con la quale nessuno voleva lavorare a causa del suo carattere difficile.
All’inizio non ero troppo entusiasta di quel “regalo”: avere una collaboratrice poco efficiente avrebbe significato un lavoro doppio per me. Ma poi ho considerato che anche in lei c’era Cristo e ho cominciato a trattarla con la massima stima, come fosse la migliore dell’ospedale. Naturalmente tante cose che sarebbe spettato a lei fare le dovevo fare io…
Finché, un passo dopo l’altro, lei ha cominciato ad essere più attenta nel servizio. I colleghi e i pazienti stessi si meravigliavano dell’armonia e della cordialità che notavano nel mio reparto. Tanto che la direzione, favorevolmente colpita, ha iniziato a mandare da me le infermiere che avevano problemi.
È stata una sorpresa quando di recente questa signora, che si dichiara atea, mi ha fatto un regalo accompagnato da un biglietto con questa frase del Vangelo: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini»
Frantisek – Slovacchia