I primi sintomi del mio male, una sclerosi multipla, risalgono a quando mia moglie Susi era in attesa di nostra figlia Tecla. Io, che ero abituato a lavorare, a fare sport, mi sono ritrovato a fare i conti con una sempre maggiore difficoltà a muovermi, fino alla totale immobilità.

Eppure, fin dall’esordio della malattia, ho avvertito in me un risveglio e una sete di valori veri.

Sono passati molti anni da allora. Essere ammalato, vedere che le gambe non rispondono più, dipendere dagli altri in tutto, soffrire, conoscere l’umiliazione, sentirsi diverso: ho sperimentato tutto questo.

Ma la sofferenza mi ha aiutato a capire molto più di prima l’”umanità” di Gesù.

Renato – Italia