8 dicembre 2019 – 2ª Avvento

Isaia 11,1-10 / Romani 15,4-9 / Matteo 3,1-12

IMMACOLATA

Genesi 3,9-15.20 / Efesini 1,3-6.11-12 / Luca 1,26-38

Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te (Lc 1,28)

Nell’attesa-speranza dell’Avvento, Maria svolge un ruolo centrale. Oggi riceve dall’angelo un nome nuovo: ella è “la piena di grazia”, perché “il Signore è con te”. Maria incarna così l’attesa dell’uomo: porterà al mondo l’Emmanuele, il “Dio con noi”.

Nella storia tra Dio e l’umanità ad un certo punto compare in modo stupefacente una figura femminile: una donna che accetta di lavorare con Dio al suo progetto. Viene indicato anzitutto il luogo dove la storia ha avuto inizio: la Galilea, regione disprezzata dai Giudei, che la ritenevano infedele e pagana. Non a Gerusalemme, la città santa, ma a Nazareth, abitata da gente semplice e poco istruita. In questa regione, in questo paesino, in questa casa avviene l’incontro tra il Cielo e la Terra.

Ed è bello vedere che la prima parola pronunciata dal Cielo è un invito alla gioia: “rallegrati”. E subito dopo l’angelo chiama Maria con un nome nuovo. Se scorriamo la Bibbia, troviamo che quando Dio si rivolge a qualcuno in genere lo chiama per nome (Abramo, Mosè, Samuele…). Nel nostro racconto il nome di Maria è sostituito con “piena di grazia”, amata da Dio.

Anche noi siamo figli amati (“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”). Anche noi nella vita di ogni giorno possiamo come Maria dire il nostro sì. E con Dio costruiremo un mondo nuovo.

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