12 gennaio 2020 – Battesimo di Gesù
Isaia 42,1-4.6-7 / Atti 10,34-38 / Matteo 3,13-17
Gesù… vide lo Spirito di Dio venire sopra di lui (Mt 3,16)
La missione di Gesù è quella del Figlio inviato dal Padre a rivelare il suo amore per gli uomini. Chi crede in tale amore ha la possibilità di diventare anche lui “figlio di Dio”. Col suo Battesimo Gesù si fa prossimo alla nostra umanità e rivela a noi la prossimità di Dio. Il suo battesimo, raccontato dal vangelo odierno, è profondamente legato al nostro. Questo episodio è importante perché segna l’inizio della vita pubblica di Gesù.
Può stupire che Gesù, non essendo peccatore e non avendo bisogno di correggersi, si sia recato al Giordano per ricevere il battesimo. Ma il dialogo con Giovanni Battista ci aiuta a coglierne il significato: per tutti è importante adeguarsi e collaborare al disegno di Dio che è la salvezza: Dio non conosce infatti altra “giustizia” che questa: egli “vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1Tm 2,4). Non c’è spazio in Dio per il giudizio, la condanna o l’emarginazione.
Dopo il dialogo con il Battista, Matteo usa tre immagini per descrivere la scena successiva: l’apertura dei cieli, la colomba e la voce dal cielo. Il Cielo che si apre ci dice che è finita per sempre l’inimicizia fra Cielo e terra. La porta della casa del Padre rimarrà eternamente spalancata per accogliere ogni figlio. Lo Spirito di Dio che discende come una colomba e si posa sopra Gesù ci dice prima di tutto che tra cielo e terra si ristabilisce la pace. Poi ci parla di tenerezza, affetto, bontà. Mosso dallo Spirito, infatti, Gesù si accosterà ai peccatori sempre con la dolcezza e l’amabilità della colomba.
È bello pensare questo anche per noi: a partire dal nostro battesimo siamo resi figli di Dio e abitati dallo Spirito. Impariamo ad ascoltare la sua voce che ci apre alla tenerezza, all’accoglienza, alla disponibilità a compiere la volontà del Padre.