2 febbraio 2020 – Presentazione del Signore

Malachia 3,1-4 / Ebrei 2,14-18 / Luca 2,22-40

I miei occhi hanno visto la tua salvezza (Lc 2,30)

In questa domenica celebriamo la festa della Presentazione di Gesù al tempio, ambientata quaranta giorni dopo la nascita del Bambino. L’episodio è narrato solo dall’evangelista Luca, che mette in scena due personaggi nuovi: Simeone e Anna: con le loro persone, con i gesti che compiono e le parole che pronunciano, essi interpretano l’episodio. Per questo la festa della Presentazione al tempio del Signore ci fa riflettere sull’intera vicenda di Gesù.

Questo episodio è riletto alla luce del mistero pasquale, il passaggio dalla morte alla risurrezione. Il piccolo Gesù, che viene presentato al tempio, è il Messia che viene nel mondo. Egli diventa il “luogo” nuovo dell’incontro con Dio e in Lui Dio si fa uomo, condivide la nostra sorte. Anche noi allora siamo chiamati a confrontarci con Gesù Cristo. Non possiamo tirarci indietro se non scegliendo il fallimento della nostra esistenza. L’offerta della vita terrena, che ci viene presentata dalla Parola di Dio della liturgia odierna, induce anche noi a chiederci se e come siamo disposti ad offrire la nostra vita.

Ciascuno di noi può raccontare di qualcuno che è stato capace di mettere a disposizione tempo ed energie per gli altri. Tutti crediamo che Gesù ha donato la sua vita per la nostra salvezza: così siamo chiamati a confrontarci con Lui per scegliere di donare la nostra vita. Questo ci è possibile se, come Simeone, ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo. È lo Spirito che ci unisce a Gesù e al suo Corpo, che è la Chiesa. È lo Spirito che ha fatto cogliere nella vita la salvezza di Dio.

Chiediamo anche per noi la luce e la forza dello Spirito perché, rendendoci conto delle meraviglie operate dal Signore, possiamo diventare testimoni dell’amore di Dio nella vita.

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