Oggi alle ore 13, su iniziativa del sindaco di Gorgonzola, io parroco insieme al sindaco e alla presidente della Proloco, accompagnati dal capo dei vigili urbani di Gorgonzola, siamo andati ad incontrare i sindaci di Codogno e di Casalpusterlengo, al limite della Zona Rossa.

Siamo andati per consegnare loro quattro forme di gorgonzola come segno: segno della vicinanza della nostra gente alla popolazione della zona rossa. Segno per me di voler donare un antivirus, l’antivirus della fraternità, perché con il coronavirus rischia di diffondersi oggi fra le persone un virus più pericoloso, ed è il virus dell’indifferenza, del sospetto e dell’individualismo…

Hanno detto che è stata la prima delegazione ufficiale di un Comune, di un parroco, ad andare da loro per manifestargli un segno di vicinanza. Erano quasi commossi tanto erano contenti e non finivano mai di ringraziarci; non tanto per quattro forme di gorgonzola, ma per questa vicinanza, per questa attenzione alla loro situazione.

Chiaramente abbiamo parlato a due metri di distanza con tutte le mascherine, con tutte le precauzioni che la legge impone, anche se loro non sono infetti e non hanno alcun problema, È stato credo davvero un momento molto bello, direi proprio un segno grande di fraternità e di amore.

L’attenzione che dobbiamo avere per non contagiare, va vissuta non nella forma del sospetto, ma di un atto d’amore reciproco. E allora anche le privazioni che ci sono richieste, credo sia importante viverle proprio come atto d’amore nei confronti dei fratelli.

Diffondiamo a tutti l’antivirus della fraternità!

don Paolo Zago, parroco di Gorgonzola (MI)