La scoperta che mio marito aveva una relazione mi aveva ridotta uno straccio; per il continuo piangere, perfino la vista era calata. Mi sembrava che il cielo si fosse chiuso su di me.

In quel periodo un’amica mi ha fatto conoscere dei cristiani che vivevano autenticamente. Sostenuta da loro, ho capito che prima di guardare ai torti subiti, dovevo chiedermi se anch’io non avessi qualcosa da cambiare. È stata una svolta per cominciare ad essere più comprensiva in famiglia.

Ora le cose sono molto cambiate: mi sembra di essere un capocordata che deve sostenere gli altri: non soltanto i figli, ma il mio stesso marito. La prospettiva di un suo ritorno è sempre più reale.

G. H. – Francia