POSTA CON I CARCERATI

Con i ragazzi del catechismo l’argomento trattato erano state le opere di misericordia. Alla fine, era nata l’idea di un progetto: scrivere ai carcerati del carcere ticinese “La Stampa” per portare loro un po’ di gioia.

Ottenuto un appuntamento col direttore, gli espongo il progetto. Purtroppo, lui non può accogliere la richiesta di questi contatti con i detenuti. Come controproposta si dichiara però disposto a parlare lui stesso con i bambini. Mi sembra un’ottima idea e fissiamo l’incontro.

Mentre mi accompagna all’uscita, si ferma pensoso; poi mi presenta a due guardie carcerarie, spiegando la mia richiesta e chiede loro cosa pensano di uno scambio di posta tra detenute e bambini. L’idea piace, e a questo punto il direttore osserva che «il senso materno delle donne risana anche le anime».

Questo risultato a me sembra sia stato guidato da lei, la nostra Mamma celeste! Tra breve il direttore verrà a rispondere alle domande dei ragazzi che, entusiasti della notizia, si sono messi all’opera per preparare disegni e letterine da consegnare alle detenute.

Prisca – Svizzera